
I prestiti per chi non ha una busta paga a fungere da garanzia esistono e si presentano in diverse forme e modalità.
Va, innanzitutto precisato che per prestiti senza busta paga intendiamo tutti quei soggetti che hanno la necessità di ottenere un finanziamento ma non sono dipendenti fissi con regolare contratto di lavoro ad esempio i disoccupati o inoccupati, gli studenti o chi ha un’entrata ma proviene da un lavoro autonomo.
Trattasi di finanziamenti di valore modico volti a garantire denaro liquido, anche, a chi non sia titolare di una busta paga.
Tante sono le domande che girano intorno alla categoria dei prestiti senza busta paga, si è cercato nel testo a seguire di creare un breve vademecum, tuttavia, al riguardo si consiglia di consultare per sollevarsi da ogni dubbio il sito www.guidaprestitisenzabustapaga.it/
Cosa si intende per prestito senza busta?
Quando si parla di prestiti a coloro che non godono di una busta paga, non significa che gli enti pubblici o privati che erogano finanziamenti regalino i soldi, perché in ogni caso, è necessario che siano presentate delle garanzie a tutelare il finanziamento affinché venga concesso.
Tali garanzie possono avere diversa natura riguardare beni fisici come immobili o beni materiali oppure basarsi su titoli o la garanzia di un terzo che sottoscrive il contratto di finanziamento insieme al debitore principale.Chiunque decide di richiedere un finanziamento e non ha la busta paga, può se è titolare di un delle precedenti garanzie ottenere un prestito, con l’unico inconveniente di dover corrispondere degli interessi maggiori.
La ragione è chiara chi eroga il finanziamento tende a tutelarsi nel caso di eventuali insolvenze.
Prestiti senza busta paga: garanzie
Per coloro che non sono muniti di una busta paga sono previste modalità di finanziamento alternative basate su garanzie diverse, tra le principali vi è in primis la classica cambiale, una sorta di impegno a versare una quota mensile dietro il pagamento di interessi più elevati (“prestiti cambializzati”).
Vi, è, poi, la possibilità di porre a garanzia un bene immobile come una casa di proprietà (“prestito con ipoteca”) o un bene mobile come oggetti di valore come pietre o oro (“prestito con pegno”).
Infine, un altro classico è usufruire della garanzia di un terzo chiamato “fideiussore”, il quale si impegna laddove il debitore risulti insolvente a corrispondere quanto dovuto per il finanziamento (“prestito con fideiussione”).